Nel campo della medicina ortopedica/fisiatria, la terapia rigenerativa sta emergendo come un efficacie strumento per trattare lesioni e patologie che una volta richiedevano approcci invasivi o prolungati periodi di riabilitazione.
La terapia rigenerativa, in sintesi, mira a stimolare e potenziare le naturali capacità del nostro corpo di auto-ripararsi, utilizzando sostanze naturali o di sintesi ed estratti cellulari o di tessuti per indurre la riparazione di tessuti articolari, come cartilagini, tendini o legamenti danneggiati o usurati. Mentre in passato il danno a tendini o articolazioni rendeva spesso necessaria la chirurgia o la convivenza con il dolore e la limitazione funzionale, oggi queste nuove tecniche offrono nuove opportunità.
INDICE
- Chi può sottoporsi a terapia rigenerativa
- Vantaggi
- Tecniche di terapia rigenerativa
- Controindicazioni, limiti e possibili rischi
Candidati ideali
Il candidato ideale è il paziente che presenta sintomatologia, dolore, limitazione funzionale, riduzione della performance del gesto atletico/sportivo (per esempio gli atleti, sia professionisti che dilettanti, che necessitano di un recupero rapido e sicuro per tornare alla competizione), a causa di alterazioni post traumatiche o degenerative (usura, microtraumi ripetuti, ecc.), e che non risponde agli usuali approcci farmacologici o fisioterapici. Ovviamente è necessario un percorso diagnostico accurato gestito dal medico che, supportato da un esame clinico, valuta la necessità degli opportuni accertamenti: radiografia, ecografia, esami ematochimici, TAC, RMN.
Idealmente la patologia degenerativa articolare (artrosi), di cui prima o poi tutti rischiamo di soffrire, può trarre vantaggio dalla terapia rigenerativa, associata a miglioramento dello stile di vita, attività fisica appropriata, ecc.
Vantaggi
La terapia rigenerativa offre una serie di vantaggi che ne fanno una valida opzione per il trattamento di lesioni e patologie muscolo scheletriche e tendino-legamentose. Alcuni dei principali includono:
- Minima invasività: che normalmente si riduce a infiltrazioni mirate con sostanze naturali o di sintesi che stimolano la rigenerazione dei tessuti con minimo rischio di infezioni, sanguinamenti e tempi di recupero ridotti rispetto ad altri approcci.
- Recupero più rapido: poiché la terapia rigenerativa mira a favorire la guarigione naturale del corpo.
- Promozione della guarigione tramite una rapida rigenerazione dei tessuti danneggiati, che può portare a risultati più duraturi rispetto a interventi che semplicemente combattono infiammazione e dolore.
- Personalizzazione del trattamento: in base alle esigenze specifiche del paziente e alla natura della lesione.
Tecniche di terapia rigenerativa
Esaminiamo, di seguito, alcune tra le principali tecniche utilizzate nella terapia rigenerativa.
- Infiltrazioni con condroprotettori, acido jaluronico, ecc. che agiscono proteggendo la cartilagine articolare danneggiata o usurata.
- Iniezioni di miscela di ossigeno-ozono, sia intra che peri-articolari, che stimolano nei tessuti processi antiossidanti (spesso associate a condro-protezione).
- Proloterapia che, tramite l’iniezione di miscele di soluzione glucosata e anestetico locale, promuovono i processi di riparazione e rigenerazione soprattutto a livello di legamenti, tendini ed inserzioni muscolari, mirando a ripristinare la cosiddetta “tensintegrità” che è la capacità delle nostre articolazioni di mantenere una corretta tensione elastica fra le strutture che ci consente di sopportare ed assorbire efficacemente il carico gravitazionale e le stimolazioni cinetiche.
- La terapia con PRP (Plasma Ricco di Piastrine) sfrutta il sangue del paziente per estrarre e concentrare le piastrine, che contengono fattori di crescita essenziali per stimolare la guarigione e la rigenerazione dei tessuti. Questo approccio è spesso utilizzato per trattare lesioni ai tendini e alle articolazioni, mirando a favorire una riparazione naturale e a ridurre l’infiammazione.
- Le iniezioni di cellule staminali, spesso prelevate dal midollo osseo o dal tessuto adiposo del paziente, per promuovere la rigenerazione dei tessuti danneggiati nei tendini e nelle articolazioni.
- Parallelamente, i biomateriali rappresentano sostanze o dispositivi progettati per interagire con i tessuti corporei al fine di agevolare la rigenerazione cellulare. Sono impiegati per creare un ambiente che promuove la riparazione dei tessuti danneggiati e accelera il processo di guarigione.
Controindicazioni e possibili rischi
Le terapie rigenerative, pur essendo minimamente invasive, richiedono di solito l’iniezione di sostanze nei tessuti che, difficilmente comportano problematiche di rilievo. E’ richiesta comunque competenza ed attenzione nell’esecuzione della procedura in quanto, soprattutto in mani inesperte, può provocare sanguinamenti, dolore locale, infiammazione e, raramente infezione o fenomeni allergici.
Le controindicazioni sono:
- anamnesi di allergia alle sostanze impiegate
- disturbi della coagulazione del sangue
- patologie oncologiche relative alla zona da trattare
- gravidanza
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