Arriva l’estate, caldo e umidità possono crearci qualche problema con la pressione arteriosa. Il caldo, infatti, può causare abbassamento di pressione, con sintomi spiacevoli e, se ignorati, anche pericolosi. Questo vale soprattutto per i soggetti più a rischio, cioè gli anziani e le persone che soffrono di ipertensione. In questo nostro approfondimento vedremo perché il caldo causa sbalzi di pressione.
- Perché gli sbalzi di pressione fanno male?
- Perché il caldo incide sulla pressione?
- Sbalzi di pressione: cosa fare?
- Quando misurare la pressione?
- Sbalzi di pressione: l’importanza della prevenzione
Perché gli sbalzi di pressione fanno male?
Gli sbalzi di pressione sono nocivi perché affaticano il cuore e tutto il sistema circolatorio, sottoponendo i vasi sanguigni a uno stress che, in alcuni casi, può portare a emorragie o ictus.
Perché il caldo incide sulla pressione?
Il caldo alza la pressione? È una domanda ricorrente, legata alla raccomandazione di esporsi al caldo con cautela per le persone che soffrono di ipertensione. Generalmente, però, la risposta è: no, il caldo non aumenta la pressione. Anzi, le alte temperature hanno sul nostro corpo un effetto vasodilatatore, di conseguenza i valori pressori tendono ad abbassarsi.
Tuttavia, soprattutto per gli anziani e per chi soffre di ipertensione o di altri disturbi del sistema cardiovascolare, è essenziale tenere sotto controllo i valori della pressione arteriosa, poiché nelle giornate molto calde possono verificarsi degli sbalzi. Inoltre, con il caldo il cuore tende a lavorare più velocemente, affaticandosi.
Inoltre, un altro elemento da considerare è che con il caldo dormiamo peggio. Il sonno, però, è un fattore importante di regolazione della pressione: se dormiamo poco e male la pressione tenderà a oscillare in modo potenzialmente pericoloso.
Sbalzi di pressione: cosa fare?
Gli abbassamenti improvvisi della pressione sanguigna possono causare malesseri anche piuttosto pesanti: nausea, tremori, sensazione di debolezza alle gambe, annebbiamento della vista, forte sudorazione e svenimenti. Potrebbero, inoltre, aumentare sintomi come affaticamento, sonnolenza, fiacca, ronzio alle orecchie, senso di vertigini. È importante monitorare questi sintomi, specialmente quando ci troviamo fuori casa o al mare.
È possibile seguire alcune indicazioni, al fine di prevenire episodi spiacevoli e un generale affaticamento del sistema cardiocircolatorio:
- rinfrescarsi spesso, soprattutto alcune zone importanti come mani e polsi, caviglie e piedi, viso, tempie e collo;
- evitare l’esposizione diretta e prolungata al sole, in special modo nelle ore più calde;
- bere circa 2 litri di acqua al giorno, a intervalli regolari e frequenti;
- mangiare frutta e verdura ricche di acqua e potassio;
- ridurre o evitare gli alcolici;
- preferire il pesce alla carne;
- se la pressione si abbassa, posizionarsi con le gambe sollevate per riequilibrare la pressione, al fine di diminuire il ristagno di liquidi negli arti inferiori.
Talvolta questi accorgimenti non bastano, perché alcune persone sono particolarmente soggette ad abbassamenti di pressione. In questi casi è consigliabile agire sul proprio stile di vita:
- ridurre i cibi salati, confezionati e gli insaccati; preferire invece cibi freschi (frutta e verdura) e prodotti con farine integrali (pane, pasta e prodotti da forno);
- fare esercizio fisico moderato e regolare, evitando gli orari più caldi;
- preferire all’utilizzo del burro e di altri condimenti, quello dell’olio d’oliva, perché ricco di polifenoli, utili a regolare la pressione;
- consumare porzioni di cibo moderate, evitando pasti troppo abbondanti;
- ridurre al minimo il consumo di caffè, alcool, tabacco e altre sostanze eccitanti.
Se i sintomi persistono, è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante. È in ogni caso buona abitudine misurare la pressione regolarmente, soprattutto se soffriamo di patologie specifiche.
Quando e come misurare la pressione?
È importante misurare la pressione regolarmente, ma non per forza ogni giorno. È sufficiente farlo due o tre volte a settimana; possibilmente appena svegli, perché al mattino, quando l’organismo deve riprendere le sue attività, la pressione risulta generalmente più alta. Meglio provare la pressione fra un pasto l’altro, evitando i momenti immediatamente successivi al pranzo o alla cena.
La posizione ideale per misurare la pressione è stando seduti comodamente su una sedia, dopo qualche minuto di respirazione profonda e calma. Bisogna tenere il braccio steso su un tavolo di fronte all’altezza del cuore, evitando di parlare mentre l’apparecchio effettua la rilevazione e rimanendo sempre rilassati. Non bisogna fumare o bere alcolici nelle ore precedenti alla misurazione.
Ma quali sono i valori ottimali della pressione? Variano di persona in persona e sono stabiliti dal medico, ma tendenzialmente possiamo dire che sono generalmente ritenuti ottimali parametri di 115-130 mmHg per la massima (pressione sistolica) e i 75-85 per la minima (pressione diastolica). Negli anziani (over 65), i valori medi della pressione arteriosa, per essere considerati accettabili, dovrebbero rientrare fra un minimo di 121 e un massimo di 147 per la massima, e da 83 fino a 91 per la minima.
Sbalzi di pressione: l’importanza della prevenzione
Nel periodo estivo, è sempre consigliato recarsi dal cardiologo per impostare o rivedere eventuali terapie anti-ipertensive, se occorrono casi sospetti di sbalzi di pressione. Ma, in generale, sarebbe buona norma sottoporsi a un check-up cardiologico prima di partire per le vacanze, così da poter viaggiare in totale serenità.
All’interno del programma di prevenzione delle case di cura Villa Gemma e Villa Barbarano, abbiamo ideato check-up cardiologici completi e accurati, per consentire ai nostri utenti di avere sempre un quadro generale della propria salute cardiocircolatoria.
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