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Il sale fa male? Le proprietà del sale e perché è opportuno consumarne poco

Sempre più persone decidono di limitare il consumo di sale, seguendo le raccomandazioni dei medici, che consigliano di mangiare meno salato per evitare rischi per la salute. Ma dunque il sale fa male? Facciamo chiarezza sulle proprietà del sale, così presente nella nostra dieta. 

Il nome scientifico del sale da cucina è cloruro di sodio. Per il nostro organismo, è la fonte principale di sodio, elemento importante nel metabolismo cellulare. Dunque è errato sostenere che il sale faccia male: il sale deve essere parte della nostra dieta, ma in quantità ridotte. Un eccesso di sale comporta dei rischi per la salute.

Perché il sale fa male: i rischi per la salute

L’eccesso di sale, e quindi di sodio, all’interno dell’organismo può esporre a rischi per la salute anche seri.

Innanzitutto, il sodio in quantità elevate può causare ipertensione arteriosa, condizione che può portare a malattie molto serie, come ictus, aneurismi, infarti e insufficienze cardiache. Inoltre, gli studi indicano un apporto eccessivo di sodio come un fattore co-responsabile di patologie quali osteoporosi, patologie renali e anche taluni tumori.

Il sale e la ritenzione idrica 

Un altro effetto negativo derivato dall’abuso di sale nell’alimentazione è la ritenzione idrica, che provoca disturbi alla circolazione e la comparsa della cellulite. La cellulite, è bene ricordarlo, non è un semplice inestetismo della pelle, ma una vera e propria patologia circolatoria. 

Il sale non va eliminato dalla dieta

Ciononostante, non bisognerebbe eliminare completamente il sale dalla propria dieta. L’organismo infatti ha bisogno del sodio, nelle giuste quantità, per funzionare correttamente. La sua carenza può condurre all’iponatriemia, una carenza di sodio acuta che dà manifestazioni cliniche severe, soprattutto a livello neurologico. 

Perché diminuire il sale

Dunque, sale sì, ma poco: per questo è importante abituarci a usarlo con moderazione in cucina. Infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che l’80% del sale che consumiamo proviene da cibi industriali. Poiché questa grande quantità di sale difficilmente può essere evitata, è opportuno intervenire sulla quantità di sale che utilizziamo nelle nostre preparazioni. 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che la dose di sale consigliata è di 5 grammi al giorno, pari quindi a un cucchiaino da cucina, per gli adulti fino ai 60 anni.

Prevenzione a tavola

Diminuire il consumo di sale è un modo di prendersi cura di sé e fare prevenzione.

Dunque, anche un piccolo gesto, come diminuire il consumo di sale a tavola, può avere un grande valore per la salute.

Come è bene usare con molta attenzione anche i dadi perché contengono glutammato di sodio, nocivo per la salute.

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