I parametri dell’ECG: onde P, QRS e T – Guida completa alla loro interpretazione

L’elettrocardiogramma (ECG) è uno degli strumenti diagnostici più utilizzati in cardiologia. Rappresenta graficamente l’attività elettrica del cuore, rivelando preziose informazioni sul ritmo e sulle condizioni della funzione cardiaca. La lettura dei parametri principali di un ECG, come le onde P, QRS e T, permette di identificare anomalie o patologie cardiache anche nei loro stadi iniziali. Ognuno di questi parametri rappresenta un momento preciso del ciclo cardiaco e offre informazioni fondamentali sullo stato di salute del cuore. 

Presso Villa Gemma e Villa Barbarano, centri di eccellenza per la cardiologia in Lombardia, è possibile effettuare elettrocardiogrammi con interpretazioni specialistiche, in tempi rapidi e con un supporto clinico completo e personalizzato.

INDICE

  • Che cos’è un’onda nell’ECG?                                                                                                   
  • Le principali onde dell’ECG: P, QRS e T                                                                                 
  • 1. Onda P                                                                                                                               
  • 2. Complesso QRS                                                                                                                
  • 3. Onda T                                                                                                                               
  • Altri parametri nell’ECG: intervalli e segmenti                                                                       
  • Anomalie dell’ECG: le più comuni                                                                                           
  • Aritmie                                                                                                                                    
  • Ischemia e infarto miocardico                                                                                                
  • Blocco cardiaco                                                                                                                      
  • Perché far leggere l’ECG da uno specialista                                                                          
  • Quando fare un ECG e dove

Che cos’è un’onda nell’ECG?

L’ECG registra l’attività elettrica del cuore attraverso una serie di onde, intervalli e segmenti che rappresentano i vari momenti del ciclo cardiaco. Quando un impulso elettrico attraversa il cuore, causa la contrazione e il rilassamento dei muscoli cardiaci. Questi eventi elettrici generano delle onde, visibili come picchi e depressioni sul tracciato ECG.7

Le principali onde dell’ECG: P, QRS e T

Ogni onda o complesso nell’ECG ha un significato specifico e rappresenta una parte differente del ciclo cardiaco:

1. Onda P

L’onda P è il primo segno visibile nel tracciato ECG e rappresenta la depolarizzazione degli atri. Questo è il momento in cui gli atri si contraggono per spingere il sangue nei ventricoli. L’onda P indica che l’impulso elettrico è generato dal nodo senoatriale (il “pacemaker naturale” del cuore) e si propaga correttamente attraverso gli atri.

  • Caratteristiche normali: in un ECG normale, l’onda P è piccola, arrotondata e precede sempre il complesso QRS. La sua durata normale è di circa 0,08-0,10 secondi e l’ampiezza non supera generalmente i 2,5 mm.
  • Anomalie: onde P assenti, multiple, o di forma irregolare possono indicare aritmie come la fibrillazione atriale (in cui gli atri battono in modo irregolare), o suggerire la presenza di un ritmo non sinusale, con origine in punti diversi dal nodo senoatriale.

2. Complesso QRS

Il complesso QRS è la rappresentazione della depolarizzazione dei ventricoli, ossia il momento in cui i ventricoli si contraggono per pompare il sangue fuori dal cuore verso i polmoni e il resto del corpo. Il complesso QRS è fondamentale per valutare il funzionamento dei ventricoli, che hanno il compito di pompare il sangue in tutto il corpo.

  • Caratteristiche normali: in un ECG normale, il complesso QRS è un picco appuntito che si manifesta subito dopo l’onda P. La sua durata dovrebbe essere inferiore a 0,12 secondi. Se il QRS è più largo o deformato, può indicare una difficoltà nella propagazione dell’impulso elettrico nei ventricoli.
  • Anomalie: un complesso QRS allargato o con picchi anomali può suggerire la presenza di blocchi di conduzione nei rami ventricolari (blocco di branca), ipertrofia ventricolare o patologie come l’infarto miocardico, che danneggia il muscolo cardiaco e influisce sulla conduzione.

3. Onda T

L’onda T rappresenta la ripolarizzazione dei ventricoli, che corrisponde al momento in cui i ventricoli si rilassano dopo la contrazione, preparandosi al battito successivo. L’onda T riflette la capacità dei ventricoli di recuperare dopo la contrazione. La sua forma e orientamento forniscono informazioni sulla salute del muscolo cardiaco e sulla ripolarizzazione.

  • Caratteristiche normali: in condizioni normali, l’onda T è più ampia e arrotondata rispetto all’onda P e segue il complesso QRS. In molte derivazioni, l’onda T è positiva (eccetto in aVR e V1) e ha un’ampiezza inferiore a 5 mm.
  • Anomalie: un’onda T invertita o piatta può suggerire ischemia, cioè una carenza di ossigeno al cuore, mentre onde T picchettate o elevate possono indicare squilibri elettrolitici come l’iperpotassiemia (alti livelli di potassio nel sangue).

Altri parametri nell’ECG: intervalli e segmenti

Oltre alle onde principali, alcuni intervalli e segmenti dell’ECG forniscono ulteriori informazioni importanti sul ritmo cardiaco e sulla funzione di conduzione:

  • Intervallo PR: questo intervallo misura il tempo che intercorre tra l’inizio dell’onda P e l’inizio del complesso QRS, cioè il tempo necessario affinché l’impulso elettrico viaggi dagli atri ai ventricoli. La durata normale è di 0,12-0,20 secondi. Un intervallo PR prolungato può indicare un blocco atrioventricolare (AV) di primo grado.
  • Segmento ST: il segmento ST è il tratto piatto che segue il complesso QRS e rappresenta il periodo in cui il muscolo ventricolare è depolarizzato. In un ECG normale, questo segmento è allineato con la linea isoelettrica. La depressione o elevazione del segmento ST può indicare ischemia o infarto miocardico.
  • Intervallo QT: il QT misura il tempo che va dall’inizio del complesso QRS alla fine dell’onda T, rappresentando il ciclo completo di depolarizzazione e ripolarizzazione dei ventricoli. La sua durata normale varia a seconda della frequenza cardiaca; un QT prolungato può aumentare il rischio di aritmie ventricolari potenzialmente pericolose.

Anomalie dell’ECG: le più comuni

L’interpretazione di un ECG richiede una valutazione approfondita di ciascun parametro e può fornire informazioni vitali sulla salute del cuore. Ecco alcune delle anomalie più comuni che possono essere identificate attraverso le onde P, QRS e T:

Aritmie

  • Aritmie atriali: onde P assenti o irregolari possono indicare aritmie come la fibrillazione atriale, in cui gli atri si contraggono in modo irregolare e non coordinato.
  • Aritmie ventricolari: un complesso QRS largo o di forma anomala può indicare aritmie ventricolari come la tachicardia ventricolare o la fibrillazione ventricolare, che richiedono un intervento urgente.

Ischemia e infarto miocardico

  • Elevazione del segmento ST: un’elevazione del segmento ST può essere un segno di infarto miocardico acuto e richiede l’immediata attenzione del medico.
  • Depressione del segmento ST: la depressione del segmento ST può indicare ischemia cardiaca, una condizione in cui il muscolo cardiaco riceve una quantità insufficiente di ossigeno.
  • Anomalie dell’onda T: onde T invertite possono suggerire ischemia o squilibri elettrolitici, mentre onde T molto alte possono essere sintomo di iperpotassiemia (eccessiva concentrazione di potassio).

Blocco cardiaco

  • Blocco atrioventricolare: un intervallo PR prolungato può indicare un blocco AV di primo grado, mentre un’interruzione della regolarità tra onde P e complessi QRS può indicare blocchi più severi.
  • Blocco di branca: un complesso QRS allargato con caratteristiche specifiche può indicare un blocco di branca destra o sinistra, che può influire sulla corretta conduzione elettrica nei ventricoli.

Perché far leggere l’ECG da uno specialista

L’interpretazione di un ECG richiede competenze specialistiche e deve essere sempre contestualizzata con il quadro clinico del paziente. Ogni persona presenta una storia medica diversa, per cui l’analisi delle onde P, QRS e T, così come degli altri parametri, deve tener conto di variabili come età, sintomi, condizioni pregresse e fattori di rischio.

Presso Villa Gemma e Villa Barbarano, i pazienti possono contare su una valutazione completa e personalizzata dell’ECG da parte di un team di specialisti esperti in cardiologia. Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate e all’approccio multidisciplinare, è possibile ottenere una diagnosi precisa e mirata, fondamentale per la prevenzione e il trattamento delle patologie cardiache.

Quando fare un ECG e dove

Effettuare un ECG può essere utile sia per chi presenta sintomi come palpitazioni, dolore toracico e affaticamento, sia come misura preventiva per chi ha fattori di rischio per malattie cardiache, come familiarità, obesità, fumo e ipertensione. Villa Gemma e Villa Barbarano, centri diagnostici in Lombardia, sul Lago di Garda, offrono un servizio completo di diagnostica cardiologica con interpretazioni specialistiche, monitoraggio continuo e programmi di assistenza personalizzati.

Contatta le strutture per fissare una visita specialistica con uno dei nostri cardiologi.

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