Le malattie vascolari rappresentano una delle maggiori cause di morte e invalidità permanente dopo le patologie tumorali. Si tratta di patologie legate anche agli stili di vita, e per questo estremamente diffuse nella società occidentale. Mentre quelle più gravi come ictus, infarto, aneurisma e ischemia possono essere mortali e addirittura fulminanti, esistono patologie vascolari della circolazione periferica, e soprattutto degli arti inferiori, che non sono mortali ma che senza una corretta prevenzione e cura possono limitare le attività quotidiane, generando, con il tempo, l’instaurarsi di patologie cronico degenerative. Questa prevenzione si può fare attraverso esami come l’Ecocolordoppler, esame diagnostico di Medicina per Immagini indispensabile per valutare l’effettiva funzionalità dei vasi sanguigni delle gambe.
- Ecocolordoppler: cos’è
- Ecocolordoppler arti inferiori: a cosa serve
- Come si svolge l’ecocolordoppler
- Fare prevenzione cardiologica
Ecocolordoppler: di cosa si tratta?
L’Ecocolordoppler è un esame diagnostico non invasivo che può essere condotto su vene o arterie al fine di verificarne lo stato di salute, anomalie nel diametro dei dotti (lume), patologie, infiammazioni, ostruzioni. L’ecocolordoppler delle vene, nello specifico, si concentra sull’osservazione dei vasi sanguigni che trasportano sangue e anidride carbonica dai distretti periferici all’atrio destro del cuore. Al contrario, l’ecocolordoppler arterioso è impiegato per verificare lo stato di salute dei vasi sanguigni più grandi, nei quali ha luogo il trasporto del sangue carico di ossigeno dal ventricolo sinistro a tutti gli altri organi.
Ecocolordoppler degli arti inferiori: a cosa serve
L’Ecocolordoppler serve dunque a verificare se vi sono anomalie del lume dei vasi sanguigni, che possono essere soggetti a restringimento, dilatazione, ostruzione.
I distretti venosi sottoposti all’esame dell’Ecocolordoppler sono quelli degli arti inferiori e superiori; grazie a questo esame è possibile indagare la presenza di varici (dilatazioni superficiali di vene degli arti inferiori), flebiti (infiammazione di una vena superficiale e/o profonda) e tromboflebiti (presenza di un coagulo di sangue nel lume della vena).
In particolare, questo tipo di esame è richiesto per evidenziare stati di incontinenza, reflusso ed ostruzioni venose di qualsiasi entità. Il monitoraggio scrupoloso dello stato di salute dei vasi sanguigni degli arti inferiori è fondamentale in quanto a questi ultimi è affidato il drenaggio di tutti i liquidi dalla parte bassa del corpo fino al cuore. Consente inoltre di diagnosticare patologie occlusive come la tromboflebite – infiammazione occlusiva delle vene delle gambe – che può essere estremamente dannosa per il sistema circolatorio. L’Ecocolordoppler è dunque essenziale all’interno del protocollo di check-up cardiologico e del sistema circolatorio.
Come si svolge l’Ecocolordoppler
Durante questo esame, il paziente si stende su un lettino e scopre gli arti da sottoporre al controllo. Il medico cosparge l’area da esaminare con un gel apposito e quindi passa sul gel una particolare sonda di tipo ecografico, che trasmette le immagini a uno schermo. La sonda funziona grazie a una tecnologia a ultrasuoni, che incontrando le pareti venose riesce a ricostruire fedelmente l’immagine della loro struttura, rilevando eventuali anomalie. Si tratta di un esame non invasivo che non genera alcun tipo di fastidio.
Prevenzione cardiologica
Come detto, l’Ecocolordoppler è fondamentale all’interno di un programma di prevenzione cardiologica, che dovrebbe rientrare tra le buone abitudini della salute attraverso periodici check-up cardiologici volti a esaminare la salute non soltanto del muscolo cardiaco, ma di tutto il sistema circolatorio, poiché il funzionamento dei due settori non può essere separato.
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