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Auto-screening dei nevi: ecco come effettuare un controllo dei nevi da soli

I protocolli di prevenzione dei tumori della pelle, come i melanomi, raccomandano di effettuare una visita dal dermatologo e sottoporsi a screening e mappatura dei nevi una volta l’anno. Nel frattempo, però, è molto importante continuare a sorvegliare i nevi con l’auto-screening, per individuare tempestivamente eventuali fenomeni sospetti. Ma come si svolge un auto-screening dei nevi? Ne parliamo in questo approfondimento.

Nevi maligni e melanomi

I nevi sono aree di sovra produzione della melanina, responsabile della pigmentazione della pelle. Quando la produzione di melanina è anomala crea una lesione pigmentata che costituisce il nevo maligno, e può degenerare in forme tumorali come i melanomi. I melanomi sono tumori della pelle estremamente aggressivi, che possono però essere trattati in modo efficace se individuati repentinamente. Per questo è fondamentale la prevenzione. 

Nevi maligni: come capire se c’è un’anomalia

Quando si osserva un nevo, ci sono dei segnali che devono farci insospettire. Le lesioni pigmentate, infatti, presentano solitamente cambi di forma, aspetto e colore. Ma anche le dimensioni contano: un aumento di spessore e larghezza possono far pensare allo sviluppo di un melanoma, soprattutto se avviene in tempi rapidi. Queste caratteristiche dei nevi dovrebbero spingerci a effettuare subito una visita dal dermatologo. 

È importante osservare i nevi con attenzione e non trascurarne nemmeno uno. Ecco come.

Come fare l’auto-screening dei nevi

Per effettuare l’autocontrollo dei nevi è necessario spogliarsi completamente, per non tralasciare nemmeno un’area della cute. Si procede in questo modo:

Viso. Esaminarlo tutto, compresi naso, mucosa orale e orecchie. Le aree pigmentate devono essere guardate sotto una luce diretta, con l’ausilio di uno specchio.

Zone poco accessibili. Per le zone meno accessibili allo sguardo, come la schiena o il cuoio capelluto, bisogna chiedere la collaborazione di un familiare.

Cuoio capelluto. I nevi del cuoio capelluto si nascondono facilmente tra i capelli, dunque è più facile procedere bagnando i capelli.

Mani e piedi. Controllare con cura, soprattutto gli spazi tra le dita.

Genitali. Importante controllarli con cura: è qui che si forma il 10% dei nevi.

Come Individuare un nevo atipico o maligno: regola dell’ABCDE

I dermatologi parlano della regola ABCDE, per descrivere gli elementi da tenere in considerazione durante un’auto-screening. Di cosa si tratta? Come si può fare un controllo dei nevi da soli?

ABCDE è l’acronimo delle iniziali degli elementi cui prestare attenzione: asimmetria, bordi, colore, dimensioni, evoluzione. Vediamoli nel dettaglio.

Asimmetria. Un nevo sospetto, se diviso idealmente a metà, non presenta due parti uguali, ma è possibile notare una forte differenza di dimensioni tra le due porzioni. Una lesione benigna è generalmente rotondeggiante e se accresce lo fa in modo uniforme e simmetrico.

Bordi. Un nevo sospetto presenta margini irregolari e frastagliati. Una lesione benigna, invece, presenta bordi definiti e molto regolari.

Colore. I nevi benigni hanno, di solito, un solo colore distribuito in modo uniforme, di solito caffellatte, anche molto intenso, ma non risultano modifiche cromatiche al suo interno. Una lesione sospetta, invece, si presenta solitamente policroma (sfumature rosso-brune, bianche, nere o blu) o di un nero intenso.

Dimensioni. I nevi più piccoli di 6 mm di diametro sono considerati meno pericolosi; l’aumento delle dimensioni del nevo in larghezza, fino a superare i 6mm, e in spessore è un segnale che può indicare un’evoluzione in senso maligno, specialmente se tale cambiamento si verifica all’improvviso e in un periodo di tempo piuttosto breve.   

Evoluzione. L’evoluzione progressiva dell’aspetto di un nevo in un breve periodo di tempo (6-8 mesi) è un segnale che desta sospetto. Se la lesione tende a crescere e ad allargarsi rapidamente, cambiando dimensione, forma, spessore e colore, deve indurre a rivolgersi a un dermatologo per uno screening specialistico dei nevi.  

Altri campanelli d’allarme

Altro campanello d’allarme è quando si inizia a “sentire” il nevo. Prurito, eccessiva sensibilità, dolore, sanguinamento, perdita di siero, desquamazione e ulcerazione sono possibili segnali sospetti. Sono considerati sospetti anche i nevi che modificano la loro consistenza (si ammorbidiscono o induriscono) e sono circondati da un nodulo o un’area arrossata. Attenzione anche alle neoformazioni di recente insorgenza che crescono molto rapidamente.

L’importanza della prevenzione

Le cliniche di Villa Gemma e Villa Barbarano mettono la prevenzione al centro delle proprie attività. 

Per questo, in convenzione con la Carolina Zani Melanoma Foundation anche per il 2023, abbiamo un programma di screening dei nevi gratuito. 

Per informazioni e prenotazioni: cup@villagemma.it Tel. 0365 298190.