L’ossigeno-ozonoterapia sistemica o Grande Autoemoinfusione, è una forma di terapia medica complementare che utilizza una miscela di ossigeno e ozono per curare una vasta gamma di malattie e disturbi. Questo tipo di terapia è stato sviluppato per la prima volta in Germania negli anni ’50 e da allora è stato utilizzato in tutto il mondo per il trattamento di svariate sindromi cliniche.
(nella foto Dario Apuzzo, presidente Airo)
La tecnica di somministrazione è per via endovenosa: al paziente, posto in posizione confortevole, viene aspirata tramite un accesso venoso una modica quantità di sangue (normalmente dai 100 ai 200 cc), che viene contestualmente ozonizzato secondo protocollo, ed immediatamente reiniettato.
Si nota subito la differenza di colorazione con il sangue ozonizzato,// che diventa di colore rosso brillante, per la maggiore ossigenazione.
- Come funziona l’ossigeno-ozonoterapia sistemica
- Applicazioni dell’ossigeno-ozonoterapia sistemica
- Come fare l’ossigeno-ozonoterapia sistemica
Come funziona l’ossigeno-ozonoterapia sistemica
Il meccanismo d’azione dell’ossigeno-ozonoterapia sistemica è riconducibile all’aumento dell’ossigenazione dei tessuti e all’effetto antiossidante dell’ozono. I grandi benefici di questo trattamento sono dati nello specifico dalle particolari proprietà dell’ozono medicale, una miscela di ossigeno e ozono ampiamente impiegata per le sue proprietà cicatrizzanti, antisettiche, antinfiammatorie, immunostimolanti, immunomodulanti, antidolorifiche e vascolarizzanti. Negli ultimi anni si è verificato un significativo aumento degli studi scientifici che ne dimostrano l’efficacia, come si evince dal data base Pub Med Central dove sono registrati ad oggi 14.208 studi, con una frequenza per l’anno 2022 di 5 articoli pubblicati ogni giorno.
L’ozono è inoltre un forte anti ossidante che reagisce rapidamente con le molecole di radicali liberi, che hanno un’azione dannosa sulle cellule tissutali. Questo effetto antiossidante può aiutare a prevenire danni ai tessuti e ridurre l’infiammazione.
Infine, l’ossigeno-ozono terapia, può anche aumentare la produzione di fattori di crescita e di cellule staminali nel corpo, che possono aiutare a riparare i tessuti danneggiati. Può inoltre aumentare la produzione di ossido nitrico, un vasodilatatore naturale che migliora la circolazione sanguigna e l’ossigenazione dei tessuti.
Applicazioni dell’Ossigeno-Ozonoterapia per via sistemica
L’Ossigeno-Ozonoterapia viene utilizzata per diverse patologie come trattamento antiossidativo, antiage, antivirale, antibatterico, antifungino e per patologie vascolari e neurologiche.
Meccanismo anti-stress ossidativo/anti-ageing
I radicali liberi, si formano nel nostro corpo durante i normali processi di ossidazione metabolica: il loro accumulo, favorito da errori alimentari, inquinamento, stile di vita improprio e svariate situazioni patologiche, può causare un danno ai tessuti definito stress ossidativo.
L’effetto dell’ossigeno ozono terapia sistemica per contrastare questo fenomeno è stato ampiamente studiato e dimostrato e comporta l’attivazione della cascata di meccanismi biologico-molecolari, per l’eliminazione dei radicali liberi in eccesso; a questo meccanismo è stata attribuita una funzione di contrasto dei fenomeni dell’invecchiamento cellulare e di miglioramento dello stato di salute con la percezione, da parte del paziente, di una maggiore “energia”.
Trattamento antivirale, antibatterico, antifungino
Dell’ozono è già stata dimostrata l’efficacia come modulatore del sistema immunitario, antinfiammatorio, antibatterico, antifungino e virus-statico (in grado cioè di inibire la replicazione virale), nonché la capacità di migliorare l’attività mitocondriale e la produzione di ATP, supportando la funzionalità del microcircolo e l’ossigenazione tissutale.
Malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI)
Le MICI, come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, sono patologie croniche che causano infiammazione dell’intestino. L’ossigeno-ozonoterapia sistemica, associata al trattamento topico con insufflazioni per via rettale, può ridurre l’infiammazione e il dolore associati a queste malattie.
Malattie autoimmuni
Le malattie autoimmuni, sono patologie in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani dell’organismo. L’ossigeno-ozonoterapia sistemica può aiutare a ridurre l’infiammazione e a stimolare positivamente il sistema immunitario, migliorando i sintomi di queste malattie.
Fibromialgia
Recentemente sono stati pubblicati studi, anche da parte autori italiani, che testimoniamo l’efficacia dell’ossigeno ozono terapia per via sistemica come coadiuvante nel trattamento della fibromialgia e delle sindromi ad essa correlate.
Malattie cardio e neuro vascolari
Il trattamento sistemico si è dimostrato in grado di migliorare queste situazioni patologiche, principalmente attraverso il meccanismo di maggior ossigenazione dei tessuti, associato alla riduzione dello stato infiammatorio generale.
Sindrome Long COVID
Numerosi studi internazionali hanno mostrato l’efficacia del trattamento sistemico nel contrastare la sindrome cosiddetta Long COVID, che colpisce un ampio numero di pazienti che hanno sofferto dell’infezione SARS-COV-2 e che è caratterizzata da dolori diffusi, soprattutto agli arti inferiori, stanchezza profonda, disturbi neuro-psicologici, ecc.
Come sottoporsi a ossigeno-ozonoterapia sistemica
L’ossigeno-ozonoterapia sistemica deve essere somministrata da un’equipe medico-infermieristica specificamente formata, utilizzando i protocolli delle società scientifiche depositati presso il Ministero della Salute, presso la Clinica Villa Barbarano.
Il trattamento viene eseguito sotto indicazione medica, in modo da valutare correttamente indicazioni e possibili contro indicazioni ed il miglior protocollo di cura.
Le principali contro indicazioni sono:
- Gravidanza
- Favismo
- Grave patologia cardiaca scompensata
- Ipertensione non controllata
- Ipertiroidismo non controllato
- Patologie Sistemiche non compensate
- Infezione preesistente in sede cutanea, muscolare o nel punto di iniezione.
Il trattamento viene eseguito con cadenza settimanale, da 4 a 8 sedute e, normalmente, è ben tollerato senza particolari disturbi da parte del paziente che comunque viene attentamente monitorato nei parametri vitali.
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